venerdì 22 gennaio 2010

Il gioco che fa diventare grandi

Momenti di piccole grandi sorprendenti fatiche per questi sei bimbi che hanno conosciuto Lupacama domenica scorsa.
Hanno impercettibilmente lavorato su e per se stessi, per le loro presenti e future relazioni, con gli animali e con gli altri. Hanno lavorato per prepararsi all'incontro con i cani e con i cavalli di Lupacama. Hanno vissuto quegli incontri con un'altra mente ed un diverso spirito. Hanno sentito il valore e la magia di quelle Altre presenze, maestose, imponenti, curiose, accoglienti, sincere in ogni loro manifestazione e se ne sono fatti sorprendere!
Guardate che bei bimbi, provate ad immaginare quello che hanno sentito e vissuto a Lupacama, sorridete insieme a loro!
grazie di nuovo a Carlo Bonazza, per queste preziose testimonianze!

































martedì 19 gennaio 2010

Il calore d'inverno

Oskar, Baroeska e Abracadabra Na'éxa Mo'éhe: il loro nuovo aspetto, la loro nuova forma, frutto di mesi di relazione con Lupacama, con il succedersi delle stagioni in questa magica terra di Maremma.
Sul loro corpo i segni del quotidiano contatto, con fango, acqua, vento, sole, luna e gelo... il contatto con le mie mani, che se ne prendono cura.
I loro sguardi puntano dritti agli occhi dell'anima. E' ad essa che comunicano con ogni loro gesto, con ogni loro iniziativa, con tutta la loro possente presenza.
Baroeska, Na'éxa ed Oskar, sono la mappa delle mie scelte e dei valori, dell'etica sottesi ad esse.
Lo splendore con cui esprimono se stessi è tutto da ammirare,da vivere da valorizzare. E' motivo di gioia e fierezza immense! Eterno stimolo di rinnovamento, di forza e fiducia. Così Lupacama, nasce, cresce e segue il suo cammino ogni giorno!

Grazie a Carlo Bonazza per queste foto!)

















domenica 17 gennaio 2010

Immaginate Lupacama e i bambini... orizzonti infiniti, concreti e vivi di sviluppo!!



17 gennaio 2010
Immaginate Lupacama, in una giornata grigia e umida... una di quelle giornate in cui gli odori si fanno più densi, come trasportati e amplificati da miliardi di goccioline d'acqua diffuse nell'aria. Odore di terra e erba bagnate. Odore dolce di cortecce umide, quello intenso ed esotico di resina di pino e cipresso. Odore di foglie cadute miste a terra e ghiande, sotto le querce secolari.

Sono le 10.30 di questa grigia mattina di gennaio, quando sei bambini arrivano a Lupacama. Scendono dalle auto, riscaldate e pulite. Arrivano da Grosseto, arrivano dalla città, piccola, ma pur sempre città...Ognuno di loro indossa colori diversi. Ci sono cinque bambine Anna, Bianca, Virginia, Chiara e Vittoria e un unico bambino, Alessandro.Sono appena scesi dalle loro auto e già lo spazio di Lupacama, si popola della nuova fresca e frizzante energia, delle loro giovani voci, e dei loro colori.

Oskar, Baroeska, Wonder e Na'éxa, dal campo dove pascolano, si pongono in loro ascolto, alzano la testa e piegano il collo ad arco, verso i nuovi arrivati. Con le orecchie tese e con i musi puntati nella stessa direzione, accolgono i bambini accompagnati dalle mamme, si aprono a loro con quella calma e morbida presenza che li contraddistingue, con quella energia pulita e libera che fluisce da ogni parte del loro corpo e che arriva ad avvolgerci come un dono spontaneo e inaspettato!

Intanto, Temis e Lupin, abbaiano a più non posso, da dentro casa, in attesa che arrivi il loro momento di relazione e di condivisione dell'esperienza con i sei bambini.

Siamo lontani da loro... molto lontani sia nella dimensione spaziale, esterna, che in quella intima dell'anima...

Il percorso che alla fine della mattinata porterà i sei bambini più vicini agli animali, fino quasi a farglieli sfiorare, ha seguito un sentiero magico, lento, ricco di imprevisti, di nuove cose da scoprire, a cui prestare ascolto e osservazione.

Il percorso non li ha condotti direttamente e velocemente a cani e cavalli, ma piuttosto li ha apparentemente allontanati da essi, avvicinandoli di più alla terra, ad ogni altra piccola e grande forma di vita, a rami secchi, foglie cadute, all'acqua delle fosse e persino ai sassi dei viottoli intorno casa.
Piccoli passi per un gioco che fa diventare grandi, bambini, cani e cavalli...
Un grazie di cuore a tutti loro, per questa intensa mattinata di crescita!

A presto per un nuovo incontro!!

Caterina e Maria Lazzi.

mercoledì 13 gennaio 2010

"La centralita' dell'uomo... non puo' oggi che identificarsi con altre parole, come responsabilita' e consapevolezza"

Riporto qui di seguito il link ad un articolo di Danilo Mainardi, segnalatomi da Emmanuela Diana, un'etologa totalmente allineata con lo spirito che anima le attività e la vita di ESE.
Oggetto di questo articolo, per me sconvolgente, è l'elefante africano, gigantesca creatura che popola da sempre l'immaginario collettivo, che l'etologia ci permette di conoscere come soggetto dotato di capacità cognitive e relazionali incredibili.
La lettura di quanto segue ci rende consapevoli della portata e del valore delle nostre scelte, dalle più piccole alle più grandi e significative.
Noi di ESE lavoriamo sul cambiamento dello stato di cose che ha portato anche l'elefante a rischio di estinzione, che ha portato l'uomo ad esserne fautore o osservatore inerme...

Buona lettura!

Caterina

http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/13/Elefante_uomo_una_drammatica_convivenza_co_0_9707133773.shtml