martedì 11 agosto 2009

Disegno a mano libera de "La Lupacama" Condividi venerdì 12 giugno 2009

La nostra Terra di Maremma.

Una vasta distesa pianeggiante, tra mare e colline ricoperte dal verde cupo della macchia mediterranea, su cui primeggiano, arroccati, piccoli centri abitati dalle origini antichissime, recanti ancora l'aspetto di castelli medioevali: Vetulonia, Buriano, Giuncarico, Montemassi, Roccatederighi, Sassofortino, Roccastrada, Sticciano, Montepescali, Roselle e Poggio Moscona.

In quest'area disegnata dall'azione del mare, dei fiumi Ombrone e Bruna e dalle numerose opere di bonifica apportate dall'uomo nei secoli, posa la terra della Lupacama.
I sette ettari pianeggianti, dove la vista non trova confini, o limiti, hanno accolto la mia famiglia ormai molti anni fa. Qui hanno messo le loro radici, non soltanto i settecento ulivi da cui traiamo un olio purissimo, ma anche i nostri sogni, i nostri spiriti, il nostro amore e rispetto per la terra e per ogni creatura che la abita e che condivide questo spazio insieme a noi.

Dal legame con Lupacama è nato in me lo stimolo a conoscere la storia della Maremma grossetana, ad imparare a capirla, a viverla, a scegliere di lavorarci, affinché sia valorizzata e amata, da chi la abita e da chi la vuole scoprire.
Naturale è per me sentire la magia in ogni foglia d'erba, nelle spighe del grano, nei girasoli, nelle imponenti sughere, nelle lunghe fosse e nei piccoli o grandi corsi d'acqua pieni di vita; nei vecchi muri dei casolari, nei passaggi lungo i bordi dei campi, nei borghi antichissimi, quasi disabitati e nello spirito ruvido, essenziale, potente e fiero di noi maremmani, eredi di sapienze del vivere ormai lontane e quasi da tutti dimenticate.
La mia prima consapevolezza è che questa magia sia la nostra più grande ricchezza, un valore unico al mondo che rende questa stessa terra e noi che la popoliamo inevitabilmente diversi, perfettamente distinguibili tra gli altri.

Ognuno, chi più, chi meno consapevolmente, porta dipinte sulla pelle le sensazioni, le suggestioni di questa magia,
del contatto con questa terra,
della sua libertà, della sua forza,
della sua calma potente.
Ognuno si è dipinto con colori diversi che appartengono solo alla sua storia su questa terra.

Ed ecco, che circa un anno fa, la mia storia rallenta per seguire il tempo dei cavalli...
lo scenario intorno a me è cambiato. Per un anno ho vissuto con i miei due cavalli, Baroeska e Oskar, nella Sabina, vicino ad una nuova famiglia, quella di Francesco De Giorgio.
Ho rallentato per osservare, per sentire, per capire, per assorbire, per scoprire la potenza dello stare in relazione animali e uomini, nel viverli giorno per giorno, nel gestirli, nel crescere accanto ed insieme a loro.
Non servono dottrine, tecniche o metodi, ma una forte e totale presenza a noi stessi!
Un forte desiderio di esserci per tutto ciò che amiamo, per tutto il tempo che abbiamo a disposizione!
Servono capacità insite nella nostra stessa natura di uomini.
A volte per riscoprirle basta chiudere gli occhi... andare a ricercare nella saggezza dei gesti o dei racconti di chi nel passato ha conosciuto in maniera naturale diretta e consapevole il rapporto con la terra, con i cavalli, con gli uomini, con la macchia, con il mare, con il fiume, con il fuoco.

Ecco dunque il mio ritorno in Maremma e alla Lupacama.
Qui ci sono saperi ed essenze da riscoprire, da condividere, da mostrare e con cui continuare a crescere e cambiare rimanendo veramente se stessi!
Ci sono luoghi, strade, paesi, ruderi, boschi da cui farsi incantare, e le loro storie su cui fantasticare.
Ci sono cavalli, sapienti maestri di armonia, di relazione, di libertà, da conoscere, seguire ed accompagnare durante le nostre continue nuove scoperte!

Vi aspettiamo!

Nessun commento: