martedì 3 marzo 2009

Giorno 26 03. 03. 2009 ... E ascoltando, Cimango imparò a camminare con le sue gambe.

Reportage a cura di Alberto Broccatelli e Caterina Lazzi

Oggi l'esperienza di Francesco e Cimango ruota attorno alla sua responsabilizzazione e al miglioramento della sua capacità di ascolto nelle situazioni critiche.

Finisco di mangiare e mi affaccio dal finestrone della Manada. Piove.
Avremmo dovuto portare Cimango fuori ma con questa condizione climatica sembrerebbe impossibile anche il semplice camminare. Ma in fondo, oltre la nebbiolina data dalla pioggia, vedo Francesco con Cimango. La prima sensazione che ho è di aver esagerato con il liquore, poi osservando bene vedo proprio che sono loro. Francesco sale in groppa a Cimango senza sella. Si dirigono verso di me... mi domando il perchè Francesco abbia deciso di montare Cimango a pelo. Poi capisco che si tratta, dal canto suo, di un voler cercare una maggiore attribuzione di responsabilità al cavallo e la voglia di sperimentare una relazione più vera, emotivamente dirompente, senza filtri che possa dare a Cimango la possibilità di esplorarsi e riconoscersi nelle sue competenze. I due si dirigono di buon passo verso il cancello ma all'inizio della salita Cimango manifesta atteggiamenti di rifiuto: indietreggia ed esprime confusione ed incertezza nella scelta dei suoi comportamenti.



Credo sia questo il momento topico della sessione di oggi: i due sono in relazione dinamica e fortemente emotiva. Cimango sceglie di proseguire il suo cammino non perchè gli viene imposta dal cavaliere ma semplicemente perchè gli viene chiesto. La libertà nella quale si trova all'inizio, sembra spiazzare il cavallo, Francesco non ha sella né nulla di coercitivo ha solo la pazienza di aspettare che Cimango metta la sua parte di responsabilità nell'esperienza condivisa. I due arrivano al cancello, obbiettivo prefissato da Francesco.



Francesco scende e insieme si dirigono verso il campo. La sessione passa alla fase due. Cimango è libero in campo, inizia i suo ritorno nel branco. Sia avvicina a Pioggia e ad Oskar e insieme ritualizzano il reinserimento. Cimango è pronto. Francesco risale a pelo, liberiamo pioggia che da buon capo branco spiega subito a Cimango le regole del gioco: teatralizza atteggiamenti di aggressività e frustrazione ai quali Cimango reagisce con nuova consapevolezza di se stesso e del suo ruolo. Ha la responsabilità di confrontarsi con un membro dominante, con Francesco sulla schiena; situazione ottima per generare frustrazione. Ma ciò non avviene!



Cimango osserva immobile le ritualizzazioni di Pioggia ne capisce il significato e con la pazienza che Francesco gli ha condiviso nella sessione precedente aspetta la conclusione della performance di pioggia. I due cavalli entrano in relazione e Francesco se la gode con la consapevolezza di chi sa pienamente cosa sta accadendo.





La terza ed ultima parte della sessione di oggi è stata quella di esperire a Cimango l'insegnamento della conduzione a terra. Francesco e Cimango uno accanto all'altro ripercorrono la salita della prima fase e anche qui Francesco attraverso pazienza e indicazioni chiare e semplici guida il cavallo verso il rispetto della relazione stessa; gli sta esperienzialmente insegnando il rispetto della richiesta affidatagli!



Oggi alla fine cimango ha camminato sulle sue gambe in un percorso fatto di libertà, responsabilità e consapevolezza.




Il percorso di Cimango è ispirato a EquinSensExperiencE© - Modello Zooantropologico Percettivo-Esperienziale di Sviluppo delle Persone e dei Cavalli.

Nessun commento: