venerdì 14 maggio 2010

PRENDERSI CURA, AMOREVOLMENTE

Anche oggi, niente foto... il motivo è che tutti i possibili fotografi, ovvero mio padre e mia madre, mentre io ero con i cavalli, si stavano prendendo cura della terra e dello spazio che accoglierà le nostre energie domenica! Sui loro volti, un po' affaticati, c'è serenità, e un bel sorriso, pronto ad affiorare!
Entro nel campo, in tarda serata, dopo una giornata intensa, di varie faccende da sbrigare... vari servizi, come direbbe qualcuno che conosco bene...
Ho con me le nuove cavezze, che ci accompagneranno durante l'avventura. sono colorate, robuste, a quanto pare... le ho scelte con cura, nel negozio poche ore prima. le ho scelte immaginandole indosso ai miei cavalli, e alla funzione che saranno chiamate a svolgere. voglio che siano, confortevoli per quanto possibile e resistenti al tempo, alla pioggia, al fango.
Oskar è impaziente, e appena mi vede, viene incontro con passo spedito e le orecchie ben puntate verso di me, che lo accolgo con gioia. Sempre più, mi viene da sorridere, da un po' di tempo a questa parte. metto le cavezze a terra perchè si possano sporcare, e perchè tutti e quattro i "mustang", radunati nelle mie vicinanze, le possano scoprire liberamente. Il loro interesse verso quegli oggetti, è limitato... la sensazione che mi mandano è che stiano aspettando, che accada qualcosa, che io faccia qualcosa.
Sentire i miei cavalli distintamente, uno per uno, nelle loro diverse personalità, mi dà gioia, mi fa sentire presente, più libera, forte, intima con loro! Spontaneamente vado io verso quelle cavezze,sento il bisogno di prenderci confidenza... le tocco, le batto, le muovo e i cavalli guardano la scena, soprattutto Oskar!
Mi avvicino a lui, sereno e amico, con una di queste sulla spalla e inizio a strigare la criniera folta del cavallo... Sì, però che noia 'sta cavezza che mi impiccia... vero Oskar?! Non è che me la puoi portare tu un pochino sulla schiena, così mi muovo meglio?! l'appoggio sulla sua ampia schiena. Ma guarda... sta proprio bene messa così, su questo bellissimo animale! Bene, ora che sono entrati all'interno del nostro branco e nel nostro spazio, mi sento meno a disagio con quegli oggetti!
E' ora del mangime, ne approfitto mentre i cavalli mangiano, per risanare un po' lo spazio in cui vivono… non sento la fatica, i miei movimenti sono lenti e probabilmente hanno anche l'aria di essere poco efficaci… nuovamente, mentre mi rendo conto di questo, sorrido e continuo a lavorare. sento l'odore acre, i moscerini che ronzano e il rumore che fa la la forca nel portare via il letame. Mi incammino spingendo la carriola e allora sento il vento, fresco, profumato di pioggia, mi guardo intorno… c'è tanto da vedere… e lo sguardo si distende! il sole è al tramonto, i miei cavalli sono sereni e mi stanno vicini mentre faccio avanti e indietro con la carriola. Wonder mi fa compagnia fissa, esplora tutti gli strumenti di lavoro, segue i miei movimenti, calmi rilassati, nonostante lo sforzo. Ancora sorrido. Sfioro quella cavalla, la gratto, mentre lei mi continua a seguire, attenta, curiosa, complice. Sento che tutte quelle cure potrebbero essere infinite perché, proprio non riesco a stancarmi abbastanza! Baroeska, il più imponente di tutti, si mette proprio dietro o strettamente vicino a me, mentre mi occupo anche del suo spazio… mentre sono lì, cerco di figurarmi le sensazioni che possa provare mentre, mangia, o dorme, o si ripara dalla pioggia… quel lavoro di immaginazione mi dice tanto.
Sono felice e soddisfatta del lavoro compiuto, mi sembra proprio buono. Ogni cosa è importante, dalla più piccola, alla più grande. con ognuna vivono i miei cavalli, ognuna può essere fondamentale per il viaggio. Lo spirito è ciò che viene prima di tutto! Prendersene cura è un'arte, sottile, raffinata, essenziale, che pervade tutto!

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