Una breve esperienza di qualità, ha vissuto Cimango in questa sua diciottesima giornata di formazione con Francesco De Giorgio.
Oggi ha sperimentato una maggiore libertà di azione e un'autonomia di pensiero, con cui ha gestito se stesso e la relazione con Francesco. Ne è risultata una ancora più matura consapevolezza delle proprie risorse mentali e fisiche.
In che modo Francesco ha reso possibile questo? Con quale strumento? La libertà, restituita togliendo a Cimango persino la cavezza in corda. Unico contatto, dalla sella con la parte anteriore del corpo del cavallo, è stata una corda intorno alla base dell'incollatura.
Questa diversa condizione mentale e fisica di Cimango ha fatto sì che anche i gesti e le procedure più consuete siano state per lui una nuova esperienza dei sensi e delle percezioni. Il processo è lento e veloce, profondo e leggero allo stesso tempo.
Cimango, prima assaggia, poi prende confidenza con le nuove sensazioni procurategli da una mente e da un corpo liberi di esprimersi nel contesto della relazione con Francesco. I suoi passi, prima incerti, lentamente si trasformano, fino a divenire sicuri e fluidi, persino nell'uscire dal tondino, modulato e guidato dall'uomo in sella.
Cimango mantiene lo stesso atteggiamento, equilibrato e fiero, anche nei pressi del campo dove liberi si trovano gli altri cavalli.
Cimango può pensare agire e scegliere, senza perdere la sua fiera individualità, che lo contraddistingue in mezzo a tanti altri e sceglie la relazione con l'uomo.
Il percorso di Cimango è ispirato a EquinSensExperiencE© - Modello Zooantropologico Percettivo-Esperienziale di Sviluppo delle Persone e dei Cavalli.
venerdì 20 febbraio 2009
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